|
venditrice di palloncini |
|
|
|
|
La fotografia per me rappresenta un momento di ulteriore riflessione su valori e significati del mondo che mi circonda. Nel mio caso si tratta di un reportage fotografico strettamente legato al mio ambiente di vita, ritrovandomi rilegato o forse prigioniero nel luogo dove sono nato dove sono cresciuto, dove ora lavoro….. La mia veloce forsennata ricerca fotografica cerca di completarsi anche in camera oscura perché era mio desiderio, allora, vedere la foto nascere in tutti i suoi percorsi. Il fotografo è un soggetto che deve farsi trascinare deve perdersi nella realtà-irrealtà. Deve perdersi in tutti quei momenti della sua esistenza dove sotto il suo sguardo fissa nell’immagine fotografica il mondo dove egli si trova come un curioso estraneo. La macchina fotografica vede tutto ciò che è storia realtà sociale; essa vede tutto ciò che è visibile e drammaticamente molto reale di fronte a te. Ma il mondo fuori di te, oltre l’obiettivo della macchina fotografica e spesso irreale incomprensibile come provocante e scandaloso |
|
|
|
|