L'ESISTENZIALISMO CONTEMPORANEO
inserita il 24/08/2008

Le mie opere oggi presentano una certa maturità tecnica-interpretativa che di fatto  solo il tempo può determinare. Ciò costituiva, nel passato, una reale, oggettiva, forse anche naturale, difficoltà tecnica a voler comunicare tramite la pittura quanto si aveva dentro il proprio pensiero.

Oggi percepisco questa maturità, solo frutto di ricerche e riflessioni sofferte per quanto è tecnicamente utile alla realizzazione di un'opera. che deve mettere fuori quanto uno ha profondamente dentro di se. come una qualcosa,  una forza che mi permette particolari elaborazioni artistiche il più vicine possibile a quel mondo interiore di cui si parla nella critica  alla mia pittura del Dott.Mario Ricotta  nella pagina delle news.

Certamente nelle ultime elaborazioni pittoriche emergono elementi di forte nostalgia, per quella che io chiamo la via senza ritorno quale è l’essere diventato adulto.

Il voler ritrovare la propria infanzia, quei momenti di vita importanti, dove la contemplazione della natura nelle sue svarate forme, era al centro di tutto. Essa con tutto il suo calore era sempre tanto bella quanto materna.

“ Per me oggi niente più di tutto questo. La tela attraverso la morbidezza dei colori ad olio diventa il luogo dove si concentra il desiderio vitale di ricordare sempre più ciò che ormai è fuori dal mio tempo.

Per questo io mi rappresento in infiniti spazi siderali senza tempo, per quello che io sono nella più perfetta quanto unica e vera esibizione di me stesso, senza storia, al di fuori di qualsiasi istituzione sociale di qualsiasi pressione esterna di tipo ideologico culturale.

Qualsiasi particolare di tipo archeologico o naturale, qualsiasi oggetto che rappresento nelle mie opere non ha assolutamente valenza storica ne realistica, in altre parole non è la narrazione visiva dell’oggetto in se, del suo naturale divenire, esso per me è solo una parte di me, un qualcosa che ho certamente vissuto e mi ha emozionato, culturalmente formato,

L’azione mentale che genera una mia opera e un azione dettata dalla memoria dal ricordo dalla nostalgia.La mia storia sembra essersi fermata in quei quadri in quei paesaggi in quelle figure. Queste sensazioni sono quelle che ognuno di noi conserva dentro di se, per questo le mie opere provocano in chi li osserva una sensazione di piacevole incanto, una sensazione di qualcosa vista prima non si sa dove.

L’oggetto nelle mie opere è semplicemente un fatto visivo, ha qualcosa che il tempo ha reso vivo, ha animato; dotato di una forza magica, incantatrice, un qualcosa che è stato e continua ad essere fuori dal tempo, forse radicata nella nostra infinita fanciullezza”.

 

 

 

 

 
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